Bekaert, incontro ieri tra l’azienda e le rappresentanze sindacali: volontà di trovare una soluzione condivisa

Dopo giorni di tensione, il primo faccia a faccia con la multinazionale belga, che il 22 giugno ha annunciato il licenziamento di tutti i 318 dipendenti e la chiusura dello stabilimento per delocalizzare la produzione in Slovacchia e Romania, si è concluso con uno spiraglio. Ieri, mercoledì 4 luglio, centinaio di metalmeccanici di tutta la provincia fiorentina hanno scioperato 4 ore. Il tutto fuori dalla sede di Confindustria, in piazza della Repubblica a Firenze.

“Due le questioni su cui registriamo piccole vittorie da parte dei lavoratori: la prima riguarda la possibile reindustrializzazione dello stabilimento, anche se non a competitor, quindi si tratterà di una riconversione; la seconda riguarda i tempi di allungamento della procedura. Il tempo è strategico ed è necessaria una trattativa senza pistola alla testa. Puntiamo all’attivazione degli ammortizzatori sociali per non lasciare in mezzo di strada 318 famiglie e, per questo, l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico sarà fondamentale nella gestione e nelle modalità della trattativa”, commenta il Segretario Generale Fiom Firenze Daniele Calosi. “Se la Bekaert se ne va e non vuole più produrre lo steel cord, non ci importa: devono però rendersi disponibili ad una soluzione per il danno sociale e morale che hanno creato ai lavoratori e al territorio. Oggi abbiamo vinto una piccola vittoria, ma la battaglia è ancora lunga e non smetteremo di combattere. La chiarezza e la lucidità di azione sono fondamentali, permettono di trovare le soluzioni migliori, le risposte che cerchiamo, a limitare le delusioni e ci permettono coerenza tra azioni ed emozioni”.

Oggi incontro fondamentale al Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del Ministro Luigi Di Maio e del Presidente della Regione Enrico Rossi.

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