A casa degli anziani arriva una equipe di medici per curare i denti

Gli specialisti del sorriso arrivano a casa degli anziani. Si tratta del servizio di odontogeriatria domiciliare dell’AUSl Toscana centro, rivolto a pazienti non autosufficienti e cittadini con fragilità sanitaria e sociale. Sono attivati programmi mirati e personalizzati di assistenza e riabilitazione odontoiatrica per migliorare lo stato di salute orale, prevenire e curare le patologie della bocca e realizzare al domicilio, interventi protesici per le persone impossibilitate a recarsi nell’ambulatorio del dentista. A disposizione una equipè di odontoiatri, infermieri, odontotecnici, igienisti ed operatori socio sanitari che garantiscono visite, cure ed interventi al domicilio o presso le strutture residenziali. Per tutti riacquistare il sorriso è importante ma anche la possibilità di mangiare permette di tornare a vivere con serenità.

Il servizio di assistenza odontoiatrica domiciliare, spiega la dottoressa Caterina Perra, coordinatrice dell’equipe medica, non solo dà volto e nome ai nostri pazienti “invisibili”, ma costituisce già di per sè un vero e proprio intervento preventivo, perché aiuta a creare una nuova “mentalità assistenziale” che pone la persona nella sua interezza al centro del nostro interesse e contribuisce a cancellare l’errata convinzione che l’edentulia sia un inevitabile corollario dell’invecchiamento.”

Lo stato di salute orale è un elemento determinante per il mantenimento del benessere generale, fisico e psicologico della persona sia per quanto riguarda la capacità masticatoria con i conseguenti effetti alimentari e nutrizionali che il ruolo fondamentale nell’integrazione sociale e familiare.

Il servizio di odontogeriatria domiciliare è presente in tutte le aree territoriali dell’Azienda: Firenze, Prato, Empoli e Pistoia. L’esperienza maturata nel corso degli anni con pazienti fragili e con difficoltà di collaborare e comunicare i propri bisogni ha sviluppato negli operatori sanitari una particolare sensibilità e la capacità di intervenire con tempestività e maggiore competenza relazionale.

Curare a casa o nelle residenze assistenziali è tutto più semplice, perchè gli ospiti o le persone da curare sono nel loro ambiente di vita che li rende molto più tranquilli e collaboranti. E’ fondamentale individuare il maggior numero di persone con decadimento cognitivo che rischierebbero di restare isolate e non curate oltre a ridurre i disagi dei trasferimenti in ambulatorio spesso con ambulanza o mezzo attrezzato.

Il ruolo del’infermiere è strategico, aggiunge Nicoletta Franchi, infermiere coordinatore di odontoiatria domiciliare, perchè effettua una sorta di triage per identificare i bisogni espressi ed inespressi dei soggetti da trattare, identifica le equipe di riferimento per quel territorio in un’ottica di economia di scala e si attiva per facilitare il percorso di cura nei setting più appropriati.

Il servizio è gratuito, per accedere il paziente deve avere precise caratteristiche socio-sanitarie.

I casi possono essere segnalati dal medico di medicina generale, dallo specialista o dall’infermiere coordinatore.

L’esperienza di odontoiatria domiciliare, sottolinea Marco Massagli – direttore odontoiatria Ausl Toscana centro – è stata estesa e resa uniforme in tutti i territori delle ex Aziende sanitarie. E’ un esempio dello sforzo continuo aziendale di valorizzare le migliori esperienze delle vecchie asl trasformando la grande dimensione in una opportunità oltre a coniugare compatibilità economica ed efficacia.

Nel 2017 sono stati 228 i pazienti dell’AUSL Toscana centro visitati al proprio domicilio o in RSA, 166 riabilitati con nuove protesi, 39 hanno usufruito di riparazioni, rettifiche o aggiunta di elementi alle protesi, 54 pazienti sono stati inviati al servizio “Special care” per interventi in ambiente protetto o in sedazione.

Da gennaio 2018 ad oggi, sono stati trattati 333 pazienti e 67 di questi inviati al servizio Special care, in particolare:

Area Fiorentina: 195 pazienti trattati – di cui 45 Special Care

Area Empolese: 41 pazienti trattati – di cui 10 Special Care

Area Pistoiese: 62 pazienti trattati – di cui 12 Special Care

Area Pratese: 35 pazienti trattati

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