Sabato 14 luglio all’interno del nucleo medioevale di Ambra, si svolgerà la terza edizione di “Castello diVino”, una kermesse divulgativa sulle eccellenze vitivinicole del territorio e non solo.
L’evento, organizzato dal Comune di Bucine con la collaborazione di Confcommercio, aprirà al pubblico dalle ore 18.00 e si protrarrà fino alla mezzanotte.
Il percorso, che vede coinvolte ben 14 aziende vinicole del territorio, si articola in oltre 20 tipologie di vino da degustare con apposito calice Carrè 53cl che diventerà di proprietà del visitatore, incluso nel biglietto d’ingresso.
Saranno inoltre allestite quattro postazioni gastronomiche per la degustazione di alcuni prodotti tipici in abbinamento ai vini.
Nel centro del borgo ci sarà poi uno spazio dedicato all’olio EVO della Valdambra, con degustazioni guidate dagli esperti dell’Associazione AICOO (Associazione Italiana Conoscere l’Olio d’Oliva) e con la presenza dei produttori locali: una vera e propria “festa dell’extravergine” per valorizzare un prodotto che rappresenta un elemento distintivo della nostra cultura e del nostro stile di vita alimentare.
Nell’occasione, il Comune di Bucine presenterà “Olionostrum”, biodiversità dell’olivicoltura della Valdambra. Alla conclusione del percorso saranno aperti un wine bar ed un’enoteca dove sarà possibile degustare lo Champagne Duval Charpentier, acquistare alcune etichette “assaggiate” durante il percorso ed ascoltare ottima musica in compagnia dei Tea For Three in duo – Acoustic music.
Dopo l’appuntamento di sabato prossimo, l’estate in Valdambra continuerà ad animarsi con le “Notti d’Ambra”, in programma tutti i martedì fino al 14 di agosto. Il ciclo di eventi, che propone musica, spettacoli, folclore, gastronomia e shopping, grazie all’apertura dei negozi fino a mezzanotte, è organizzato dalla Pro Loco di Ambra insieme al Comune di Bucine, col supporto della Confcommercio e la collaborazione di Filarmonica Ambra, Misericordia Valdambra, Valle d’Ambra, Comitato dei Commercianti di Ambra e Associazione Terre di Mezzo.
Articolo di Benedetta Marziali