Cento anni della fine della Grande Guerra: gli eventi organizzati dal comune di Arezzo per questo week-end

In occasione delle celebrazioni per la Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate nella ricorrenza del Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale il Comune di Arezzo partecipa alle celebrazioni insieme alla Prefettura di Arezzo, e organizza anche degli eventi collaterali che si terranno sabato 3 e domenica 4 novembre.


Dopo la ripulitura operata nelle ultime settimane, sabato alle 17 si terrà la deposizione della corona d’alloro, da parte del Sindaco Alessandro Ghinelli, al tempietto del Prato, dedicato a Santa Maria della Vittoria. Costruito nell’Ottocento in stile neoclassico, venne poi ristrutturato negli anni Trenta del Novecento nella forma e decorazioni attuali su progetto dell’ingegnere, architetto e restauratore Giuseppe Castellucci.

Alle 18 di sabato grande appuntamento sul palco del Teatro Petrarca: l’esibizione del Coro Minimo Bellunese, con il proprio repertorio dedicato alle canzoni della Grande Guerra. Ma non si tratterà solo di questo. L’evento, infatti, avrà come protagonista il forte legame tra le città gemelle di Arezzo e Sappada e offrirà l’occasione per spiegare un progetto che vedrà lavorare insieme gli studenti aretini e sappadini delle scuole medie. Il concerto del Coro sarà inframezzato da letture di testi ispirati alla Prima Guerra Mondiale da parte degli studenti del Liceo Vittoria Colonna – indirizzo teatrale, e degli studenti della scuola media IV Novembre, scelta per la propria intitolazione evocativa della data della fine della Grande Guerra, che riproporranno testimonianze della profuganza sappadina ad Arezzo. La manifestazione si aprirà con il saluto del Sindaco Alessandro Ghinelli, del Prefetto Anna Palombi, del Presidente della Provincia e del Provveditore agli Studi Roberto Curtolo, a cui seguirà l’esibizione del Coro Minimo Bellunese. Nato nel 1961 grazie al Maestro Lamberto Pietropoli e guidato successivamente per trentatrè anni dal Maestro Edoardo Gazzera, il Coro si è esibito, nella sua lunga storia, in molte città italiane e anche oltr’Alpe, portando con la sua musica manifestazioni concrete della cultura della montagna e evocando il ricordo della storia e delle tradizioni di quei luoghi. Un progetto e un’iniziativa che rafforzano, ulteriormente il rapporto tra Arezzo e Sappada. Il Comune di Arezzo nel 1917, dopo la disfatta di Caporetto, ospitò in segno di fratellanza e solidarietà, più di seicento abitanti di Sappada che in tempo di guerra trovarono protezione e la possibilità di reggere il Libero Comune in esilio nel nostro territorio. Dal 4 novembre 2017 Arezzo e Sappada sono gemellate nel segno di quel profondo legame che continua a rinnovarsi con molteplici iniziative e scambi culturali. L’evento è a ingresso gratuito previo ritiro di un ticket presso la biglietteria del Teatro Petrarca aperta nel giorno dello spettacolo dalle 10 alle 13 e dalle 15 all’inizio della manifestazione.


Un altro appuntamento collaterale è in programma domenica. Alle 15 verrà inaugurata la mostra “Tutti eroi! o il Piave o tutti accoppati. Cento anni dalla vittoria della Grande Guerra”. Un’esposizione organizzata dall’associazione Il Baluardo Arezzo, in collaborazione con Save The Memory Arezzo Onlus, Casa dell’Energia e il patrocinio e la collaborazione organizzativa del Comune di Arezzo, per la storica ricorrenza dei cento anni dalla vittoria della Prima Guerra Mondiale. La mostra rimarrà aperta fino al 2 dicembre presso la Casa dell’Energia di via Leone Leoni, ex Fonderia Bastanzetti. L’inaugurazione vedrà il taglio del nastro da parte del Sindaco Alessandro Ghinelli e l’esecuzione della Canzone del Piave e dell’Inno Nazionale. Saranno esposti oggetti e reperti di assoluto valore, provenienti dal fronte della Grande Guerra, raccolti e catalogati dall’associazione Save The Memory Arezzo Onlus. Cinque le ambientazioni della mostra: il Fronte del Piave, la ricostruzione di una trincea, la costruzione di una tenda comando, di una tenda ospedale e di un punto di avvistamento alpino. Una sezione della mostra sarà dedicata anche alla profuganza sappadina ad Arezzo, con l’esposizione di immagini e reperti.

La mostra sarà visitabile sette giorni su sette a ingresso libero e gratuito solo di pomeriggio dalle 15 alle 19. Per le scuole è prevista l’apertura ogni giovedì mattina dalle 10 alle 11, previa prenotazione al numero 348 0402075.

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