E’ stato scelto un giorno speciale, la Festa della mamma, per dare avvio a un progetto tutto nuovo, dedicato ai papà ma che ha nel cuore soprattutto il benessere dei figli: domenica 13 maggio l’associazione ‘San Cristoforo, un pezzo di strada insieme’, ha tagliato il nastro della prima casa dedicata ad accogliere padri separati in emergenza abitativa. Un appartamento luminoso, curato in ogni dettaglio, con quell’amore che rende un luogo ancor più bello e accogliente.
In questa palazzina, affacciata su una strada tranquilla di un quartiere residenziale della città, ora co-abiteranno due papà che, oltre alla fatica di una separazione, hanno dovuto affrontare la difficoltà di trovarsi fuori casa con uno stipendio non più sufficiente a coprire le spese.
Un problema sommerso ma neanche troppo che anche a Parma ha numeri importanti. Perché ci sono troppi padri che, lasciando la casa alla compagna, si trovano senza un tetto o sono costretti a ritornare nella cameretta della loro infanzia, nuovamente a casa dei genitori, ora anziani.
Anche questo ha spinto l’associazione a inventarsi una risposta innovativa con il progetto ‘Io sto con te’. Ai papà si offre una soluzione abitativa dignitosa, la tranquillità di non sentirsi soli e, soprattutto, la possibilità di condividere nuovamente la quotidianità con i propri ragazzi, in una casa “normale”, dentro una situazione “normale”. Perché, quando la propria vita è sconvolta da un cambiamento indesiderato e traumatico, la normalità diventa il desiderio più grande. E dalla normalità si può tornare a costruire guardando avanti.
Ora che il progetto è partito, l’associazione che sta preparando altri tre appartamenti, rivolge un invito esplicito a tutti i papà in difficoltà: “Chiamateci, scriveteci, fatevi sentire, vi stiamo aspettando e non vediamo l’ora di poter condividere con voi questo sogno che, giorno dopo giorno, si sta realizzando”.
Il progetto è stato presentato alla città lo scorso 19 marzo, Festa del papà, e da allora il tam tam non si è mai interrotto. Da Parma, la proposta ha fatto in fretta il giro di tutta Italia, tanto che anche da lontano sono arrivate telefonate e manifestazioni di interesse per questa idea.
Il ‘segreto’ del successo di questa iniziativa è la rete, dove ogni soggetto coinvolto ha fatto la sua parte: la Fondazione Munus con un fondo dedicato al progetto, il Comune di Parma e il Centro per le famiglie, la Fondazione Pizzarotti che ha contribuito a ristrutturare l’appartamento, il Gruppo Immobiliare Paluan, Ilma Mobili, la cooperativa Eidè, la Comunità di Sant’Egidio, Famiglia più, i Laboratori famiglia, l’Associazione mamme e papà separati, l’ASP e la parrocchia dell’Immacolata. Ognuno con un ruolo diverso ha permesso di arrivare fino qui, che è solo l’inizio di un percorso che ogni giorno si arricchisce e che ancora ha bisogno del sostegno di tutti.