Contro la dispersione scolastica la Regione parte dai territori: 6 milioni per i progetti zonali

La Regione affila le armi per combattere la dispersione scolastica e lo fa partendo dai territori, assegnando un finanziamento di 6 milioni di euro per progetti zonali di inclusione, sostegno e contrasto al disagio, supporto a ragazzi e genitori, aggiornamento e formazione per gli insegnanti.

La giunta ha approvato, su proposta dell’assessore all’istruzione formazione e lavoro Cristina Grieco, le linee guida per la programmazione e la progettazione educativa integrata territoriale e ha ripartito i fondi a favore delle 35 Conferenze zonali per l’educazione e l’istruzione. Serviranno a sostenere la realizzazione dei Pez, i Progetti educativi zonali, per il prossimo anno scolastico, il 2018-2019. Dei 6 milioni complessivi, 800 mila euro sono destinati all’infanzia e 5,2 milioni all’età scolare. 

“I piani educativi zonali puntano a contrastare la dispersione e il lavoro precoce dei ragazzi – spiega l’assessore all’istruzione formazione e lavoro Cristina Grieco – attraverso risposte integrate ai fabbisogni di formazione e istruzione dei territori. Per questo una delle novità dell’edizione 2018-2019 è la centralità dell’orientamento, che verrà fatto a livello territoriale e non più dalle singole scuole. L’altra novità è la riconoscibilità del progetto, per il quale abbiamo coniato un logo, che oggi presentiamo per la prima volta e che accompagnerà la campagna di comunicazione”. 


Le novità: più peso all’orientamento territoriale Per il prossimo anno scolastico sono previste, come ha sottolineato l’assessore Grieco,  novità finalizzate a rafforzare l’efficacia della programmazione e ottenere maggior incisività degli interventi sul territorio. Vengono individuate delle finalità progettuali prioritarie, alcune delle quali previste come obbligatorie, con la destinazione di una riserva minima di finanziamento. Fra queste, per la prima volta, l’orientamento scolastico come veicolo di promozione del successo e di contrasto della dispersione soprattutto se fatto a livello di territorio.

Un logo e le pagine sul web Per migliorare la conoscenza e la riconoscibilità della programmazione territoriale è stato creato un nuovo logo specifico per i Pez (vedi immagine a corredo).

I progetti 2018/2019 dovranno essere presentati dalle Conferenze zonali per l’educazione e l’istruzione entro il 23 luglio prossimo. Sul sito web regionale ) possono essere consultate le pagine dedicate ai Pez.

Cosa sono, come funzionano I Pez, concepiti come risposta integrata ai bisogni dei territori in materia di educazione e istruzione, permettono la realizzazione da parte dei comuni di attività rivolte ai bambini e ragazzi dai 3 mesi ai 18 anni di età e intervengono sia nell’ambito dell’infanzia, per coordinare i servizi e formare il personale dei nidi delle scuole dell’infanzia (tali interventi devono considerarsi complementari a quelli realizzati dalla Regione anche tramite il FSE per il sostegno -tramite oltre 11 milioni – del sistema nidi), sia nell’ambito dell’età scolare, per prevenire e contrastare la dispersione scolastica, promuovendo l’inclusione di alunni disabili e stranieri e contrastando il disagio scolastico, nonché promuovendo esperienze educative socializzanti durante la sospensi one del “tempo scuola”.

Le linee guida Attraverso le linee guida la Regione attiva un processo che coinvolge Comuni, Province e Conferenze zonali per l’educazione e l’istruzione e che porta alla realizzazione dei Pez, formulati per ognuna delle 35 zone della Toscana che costituiscono l’ambito territoriale di riferimento in materia di educazione ed istruzione. Le linee guida forniscono per ciascun anno scolastico le indicazioni per la formulazione dei Progetti, individuano le priorità di intervento e destinano le risorse regionali ripartite tra le Conferenze zonali per l’educazione e l’istruzione; a queste si possono aggiungere cofinanziamenti degli enti locali e dei soggetti territoriali partner dei progetti.

Tutte le informazioni sui Pez vengono gestite mediante un applicativo on line, accessibile agli utenti accreditati, che permette di ottimizzare e velocizzare le operazioni di presentazione, verifica e monitoraggio dei progetti stessi, creando inoltre una banca dati dedicata. L’analisi della progettazione e i dati di monitoraggio dei Pez vengono pubblicati sul sito web regionale nelle pagine dedicate all’osservatorio regionale educazione e istruzione (www.regione.toscana.it/osservatorioeducazioneistruzione).

I risultati Nell’anno scolastico 2017-2018 le risorse messe a disposizione per i Pez sono state 5 milioni 800 mila euro, di cui 800 mila per l’infanzia e 5 milioni per l’età scolare, ripartiti tra le trentacinque Conferenze zonali della Toscana.

  • Inclusione della disabilità: si sono avuti complessivamente oltre 5.800 contatti con gli allievi in attività di laboratorio (tenendo conto che uno stesso studente può essere coinvolto in più attività), oltre 15.100 in attività di didattica in compresenza, mentre oltre 9.130 sono stati interessati da attività di supporto e recupero disciplinare, sono poi più di 3.400 i contatti con le famiglie in attività di supporto alla genitorialità, e quasi 1.500 i destinatari di attività di formazione e aggiornamento per operatori e docenti.
  • Inclusione di alunni e studenti stranieri: si sono avuti complessivamente quasi 3.700 contatti con gli allievi in attività di laboratorio, oltre 6.800 in attività di didattica in compresenza, mentre quasi 15.300 sono stati interessati da attività di supporto e recupero. Sono poi quasi 4.100 i contatti con le famiglie in attività di supporto alla genitorialità, e 970 i destinatari di attività di formazione e aggiornamento per operatori e docenti.
  • Contrasto al disagio scolastico: si sono avuti complessivamente oltre 6.900 contatti con gli allievi in attività di laboratorio, oltre 2.200 in attività di didattica in compresenza, mentre quasi 10.100 sono stati interessati da attività di supporto e recupero disciplinare. Sono inoltre quasi 2.400 i contatti con le famiglie per attività di supporto alla genitorialità e oltre 680 i destinatari di attività di formazione e aggiornamento per operatori e docenti.

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