Made Green in Italy, dal 13 giugno entra in vigore il regolamento di attuazione

Il ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha annunciato che «E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 maggio il Regolamento per l’attuazione dello schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti, denominato Made Green in Italy, adottato dal Ministro dell’Ambiente lo scorso 21 marzo. Il provvedimento entra in vigore il 13 giugno 2018».

Si tratta di un regolamento previsto dal Collegato ambientale (Legge 28 dicembre 2015, n. 221) nel quadro delle iniziative di promozione della green economy e il ministero sottolinea che «Il Made Green Italy rappresenta uno strumento per incrementare la competitività del sistema produttivo italiano nel contesto della crescente domanda di prodotti a elevata qualificazione ambientale sui mercati nazionali e internazionali. Il Made Green Italy utilizza la metodologia per la determinazione dell’impronta ambientale dei prodotti (Pef) definita nella Raccomandazione 2013/179/UE della Commissione Europea del 9 aprile 2013. L’impronta ambientale di un prodotto (inteso come “bene” o “servizio”, secondo la Norma ISO 14040:2006 sulla metodologia Lca – Life Cycle Assessement ) è una misura fondata su una valutazione multi-criterio delle prestazioni ambientali di un prodotto, analizzato lungo tutto il suo ciclo di vita, ed è calcolata principalmente al fine di ridurre gli impatti ambientali di tale bene o servizio considerando tutte le attività della catena di fornitura, dall’estrazione delle materie prime, attraverso la produzione e l’uso, fino alla gestione del fine-vita».

Nel 2011 il ministero dell’ambiente aveva avviato il Programma per la valutazione dell’impronta ambientale dei prodotti/servizi/organizzazioni che ora consolida allineandosi alla sperimentazione Pef (Producte environmental footprint) della Commissione Europea.

Il Regolamento pubblicato punta ad attuare i seguenti obiettivi:

Promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo e contribuire ad attuare le indicazioni della strategia definita dalla Commissione Europea.

Stimolare il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dei prodotti e, in particolare, la riduzione degli impatti ambientali che questi generano durante il loro ciclo di vita.

Favorire scelte informate e consapevoli da parte dei cittadini, nella prospettiva di promuovere lo sviluppo del consumo sostenibile, garantendo la trasparenza e la comparabilità delle prestazioni ambientali di tali prodotti. Rafforzare l’immagine, il richiamo e l’impatto comunicativo che distingue i prodotti, attraverso l’adozione del metodo Pef,

Definire le modalità più efficaci per valutare e comunicare l’impronta ambientale dei prodotti del sistema produttivo italiano, al fine di sostenerne la competitività sui mercati nazionali e internazionali.

Valorizzare le esperienze positive di qualificazione ambientale dei prodotti di cluster di piccole imprese, attraverso l’adozione di misure atte ad agevolare l’adesione allo Schema “Made Green in Italy” da parte di gruppi di imprese.

Notizia tratta dal sito www.greenreport.it

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