Montevarchi: terminati i lavoro all’ex Teatro Impero

I lavori sono terminati, nonostante il lockdown. Iniziato a febbraio, l’intervento per la bonifica dell’ex Teatro Impero di Montevarchi – caparbiamente portati avanti in questi mesi, come sottolinea il sindaco – è stato completato in questi giorni. “Un obiettivo che rappresenta un evento storico per la città” dice con soddisfazione Silvia Chiassai.

Per i montevarchini e per le amministrazioni che si sono succedute nel tempo la situazione del teatro chiuso da anni ha sempre rappresentato una spina nel fianco. Lo stato di abbandono in cui versava non era più una questione di solo degrado ma anche un pericolo.

“Questa Amministrazione comunale è stata capace di raggiungere il risultato dopo decenni di incuria, di promesse non mantenute, di recuperi faraonici mai realizzati, che avevano reso l’immobile fatiscente, con il pericolo di crolli strutturali e il rischio per la salute pubblica” spiega il primo cittadino. “In questi anni, in controtendenza all’indifferenza dei miei predecessori, ci siamo attivati facendo lo sforzo economico di mettere in sicurezza un edificio privato, stanziando dal bilancio ben 355mila euro di risorse pubbliche per garantire prioritariamente l’incolumità dei cittadini. Una procedura lunga, difficile e complessa che i nostri uffici hanno seguito attentamente in accordo con tutti gli enti competenti in materia di vigilanza sanitaria e ambientale”.

L’immobile versava in pessime condizioni, alcune murature erano crollate e parte degli ambienti erano anche state invase dai piccioni tanto che in via preliminare è stata effettuata disinfestazione su richiesta della Asl.

“Il secondo step – spiega ancora Chiassai – è stato l’incapsulamento esterno delle lastre di copertura del tetto, realizzato da un’impresa specializzata, per evitare il rischio di aerodispersione, sebbene i controlli effettuati precedentemente avessero sempre avuto un esito negativo riguardo alla presenza di fibre di amianto nell’aria. Poi è stato aperto il cantiere per i lavori di bonifica con la rimozione delle lastre in cemento-amianto, la sostituzione della struttura in legno della copertura ammalorata, la ricostruzione della muratura crollata e la realizzazione di una nuova copertura provvisoria con pannelli prefabbricati in lamiera. Sono orgogliosa – conclude il sindaco – abbiamo tagliato con i fatti un traguardo importante per migliorare la città andando a sanare una ferita aperta che andava ad incidere, oltre che sulla salute e sulla sicurezza, anche sull’aspetto emotivo dei ricordi e dei luoghi considerati un “simbolo” della comunità montevarchina”.

Articolo di Benedetta Marziali

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