Vaccini, invertita la tendenza: crescono le coperture per i bambini

Aumentano in Italia le coperture vaccinali. Se dal 2013 al 2016 hanno subito un calo, scendendo ben al di sotto della soglia del 95% raccomandata dall’Organizzazione mondiale della Sanità per limitare la circolazione di virus e batteri nella collettività, adesso sono tornate invece a registrare un trend positivo.

La copertura nazionale a 24 mesi (relativa ai bambini nati nel 2015) nei confronti della polio, per esempio, si avvicina al 95% (94,54%) guadagnando un +1,21% rispetto al 2016, con 11 regioni che superano il 95%; l’aumento è ancora più marcato nel caso della copertura per la prima dose di vaccino contro il morbillo, che arriva al 91,68%, con un +4,42% rispetto all’anno precedente, una regione che supera il 95% (il Lazio con 95,34%) e altre due che vi si avvicinano (il Piemonte con 94,72% e l’Umbria con 94,53%). È quanto emerge dai dati relativi alle coperture vaccinali al 31 dicembre 2017, presentati questa mattina a Roma al ministero della Salute.

Salgono inoltre le coperture nei confronti delle vaccinazioni non obbligatorie, come anti-pneumococcica (88,4% nel 2016 contro 90,84% nel 2017) e anti-meningococcica C (80,7% nel 2016 vs 83,06% nel 2017).

Il trend generale positivo è confermato anche dalle coperture vaccinali nazionali a 36 mesi (relative ai bambini nati nell’anno 2014), che mostrano valori più alti rispetto a quelle rilevate per la medesima coorte di nascita a 24 mesi l’anno precedente: ad esempio, fa sapere il ministero, la coorte di nascita 2014 ha una copertura vaccinale anti-polio pari a 95,05% a 36 mesi, rispetto al 93,33% rilevato l’anno prima a 24 mesi (+1,72%); l’aumento è ancora più marcato nel caso del morbillo che cresce del 5,12%, passando da 87,26% a 92,38%.

Anche le altre vaccinazioni obbligatorie superano il 95%, con l’eccezione, se pur per pochi punti decimali, di anti-epatite B e anti-Haemophilus influenzae tipo b.

L’andamento in crescita è confermato ancora dalle coperture vaccinali a 48 mesi (relative ai bambini nati nell’anno 2013), rilevate quest’anno per verificare l’impatto della legge sull’obbligo vaccinale in termini di attività di recupero dei soggetti inadempienti: l’anti-polio passa da 93,43% (dato a 24 mesi rilevato al 31 dicembre 2015) a 94,73%, e l’anti-morbillo da 85,27% a 90,59%, con un guadagno rispettivamente dell’1,30% e del 5,32%.

Riguardo alle vaccinazioni in età pre-scolare, generalmente somministrati a 5-6 anni (relative ai bambini nati nell’anno 2010), il ministero della Salute fa sapere che si registra un +2,94% per la quarta dose di anti-polio (85,7% nel 2016 contro 88,68% nel 2017) e un +3,57% per la seconda dose (ciclo completo) di anti-morbillo (82,24% nel 2016 vs 85,80% nel 2017).

Un’ulteriore rilevazione ad hoc ha riguardato poi la coorte di nascita 2009, per le vaccinazioni eseguite entro gli 8 anni, per la quale si registra un recupero significativo: solo per fare un esempio, la copertura nei confronti della polio (quarta dose) guadagna un +4,51% arrivando a 90,21% e quella contro il morbillo (seconda dose) un +4,83% raggiungendo l’87,07%.

Per la seconda volta quest’anno, vengono infine pubblicate le coperture per le vaccinazioni effettuate nell’adolescenza. La rilevazione è stata fatta su due coorti: i sedicenni (coorte 2001) e i diciottenni (coorte 1999). Anche per queste coorti si conferma un miglioramento delle coperture vaccinali: l’anti-difterica (quinta dose) nei sedicenni aumenta di 4,43% (63,64% nel 2016 vs 68,07% del 2017) e l’antimorbillo (seconda dose) guadagna il 4,98% (78,86% nel 2016 contro 83,84%% del 2017); nei diciottenni si osserva un aumento del 3,73% per anti-difterica e +6,05% per anti-morbillo.

Notizia tratta dal sito www.dire.it

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