Auto elettrica o convenzionale? Cosa influenza gli automobilisti europei

Il rapporto ”Quantifying the factors influencing people’s car type choices in Europe” del Joint research centre (Jrc), frutto di un’indagine tra i consumatori europei, cita la «Mancanza di infrastrutture di ricarica, problemi di autonomia e una scelta limitata di modelli» come i motivi per non acquistare un veicolo elettrico».

Al Jrc ricordano che «La transizione verso un’economia low-carbon è una priorità politica chiave per l’Ue. Per fare in modo che questo diventi realtà, una delle ambizioni è l’adozione generalizzata di veicoli a basse e a zero emissioninel prossimo decennio. L’attuale quota di auto elettriche nelle vendite di veicoli nuovi nei Paesi dell’Ue varia dallo 0% al 6%. L’eccezione degna di nota in Europa è la Norvegia, dove i veicoli elettrici rappresentano il 29% del mercato».

Per cercare di quantificare i fattori che influenzano le scelte del tipo di auto in Europa, nel giugno 2017 i ricercatori del Jrc hanno realizzato un sondaggio sulle loro scelte di veicoli che ha coinvolto oltre 1.200 automobilisti di Italia, Francia, Germania, Polonia, Spagna e Regno Unito, Paesi che insieme rappresentano il 78% delle vendite di auto nuove nell’Ue. Lo studio, che fa seguito a un rapporto Jrc del 2012 sullo stesso tema, tiene traccia dell’evoluzione degli atteggiamenti degli automobilisti nei confronti di vari aspetti dell’elettromobilità negli ultimi cinque anni.

Ne è venuto fuori che quasi la metà degli intervistati non ha mai preso in considerazione un’autoe elettrica o a celle a combustibile come opzione per il prossimo acquisto di auto, anche quando presentavano caratteristiche favorevoli. «Questo potrebbe portare alla conclusione che le preoccupazioni diffuse sulla redditività delle auto a emissioni zero sulle strade europee rimangono ancora un problema per molti consumatori», dicono al Jrc.

Ma è il prezzo delle auto a essere ritenuto il fattore più importante quando si tratta di scegliere un’auto, anche se rispetto al 2012 la percentuale degli intervistati fortemente d’accordo con l’affermazione che le auto elettriche sono attualmente piuttosto costose è diminuita dal 75 % al 69%. «Questo potrebbe essere attribuito a un miglioramento della competitività del costo di questa tecnologia negli ultimi cinque anni – fanno notare al Jrc – insieme all’introduzione di sussidi all’acquisto (ad esempio in Germania e Spagna, oltre a quelli già esistenti in Francia e nel Regno Unito) che ne abbassano il prezzo di listino». A questo va aggiunto che sempre più automobilisti europei sono molto d’accordo che i costi operativi delle auto elettriche sono più bassi di quelle a combustibili fossili e sempre di più sembrano apprezzare meglio il vantaggio economico dell’uso dell’elettricità rispetto ai carburanti convenzionali.

Eppure i consumatori europei sembrano meno consapevoli dei benefici ambientali delle auto elettriche.

Nella scelta dell’auto il parametro più importante per il 77% è il prezzo di acquisto. Come seconda scelta ci sono i costi del carburante e i costi di manutenzione, seguono la marca dell’auto. Si tratta di modelli di scelta abbastanza coerenti tra i diversi Paesi, anche se polacchi sembrano i più preoccupati per i costi di manutenzione che per quelli del carburante.

Nel sondaggio del 2012 la velocità massima e, soprattutto, la disponibilità di ricarica erano stati identificati come fattori che influenzano l’acquisto, ma sono praticamente scomarsi nel sondaggio 2017.

Al Jrc sono convinti che «La proposta della Commissione Ue sulle norme per la CO2 dopo il 2020, che combina gli obiettivi per il 2025 e il 2030 con un meccanismo di incentivi neutro dal punto di vista tecnologico per veicoli a emissioni zero e a basse emissioni, fornirà un chiaro segnale al mercato per investire nei veicoli puliti. Per rispondere alle preoccupazioni dei consumatori, la Commissione ha proposto di aggiornare la legislazione dell’Ue sull’efficienza energetica negli edifici al fine di sviluppare infrastrutture di ricarica nel nostro parco immobiliare». Le nuove disposizioni dovrebbero accelereranno la messa in opera dei punti di ricarica e le infrastrutture necessarie nei parcheggi degli edifici, contribuendo così all’elettrificazione del settore dei trasporti e aumentando la quota di energie rinnovabili.

Inoltre, la Commissione europea ha proposto un piano d’azione per accelerare il dispiegamento di punti di ricarica accessibili al pubblico nelle aree urbane e suburbane e lungo le principali strade europee.

L’Ue incoraggia anche la produzione di batterie europee competitive, innovative e sostenibili che è essenziale per sostenere la produzione di massa di veicoli elettrici.

Notizia tratta dal sito www.greenreport.it

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