Il Parlamento europeo ha proposto di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 e incentivare l’uso delle auto elettriche e in una nota l’Europarlamento ricorda che «Le auto e i furgoni producono il 15% delle emissioni di CO2. La CO2, o anidride carbonica, è un gas serra responsabile del cambiamento climatico. Il settore dei trasporti è l’unico in cui le emissioni di gas serra sono più alte rispetto ai livelli del 1990. Rendere più severi i criteri sulle emissioni significa aumentare significativamente la possibilità di raggiungere e superare gli obiettivi per l’ambiente fissati per il 2030. Significa anche far risparmiare il consumatore sul costo dei carburanti. Dati recenti ci dimostrano che, dopo un continuo declino, dall’anno scorso le emissioni medie delle nuove auto sono salite a 118,5g di CO2 per chilometro. Secondo le norme vigenti, le nuove auto non dovrebbero emettere in media più di 95g di CO2 per chilometro a partire dal 2021. Le auto elettriche sono più frequenti sulle nostre strade, ma costituiscono ancora solo l’1,5% delle registrazioni di auto nuove».
La Commissione europea ha proposto di ridurre ulteriormente il limite del 2021 del 15% entro il 2025 e del 30% entro il 2030. I nuovi obiettivi sono espressi in percentuale perché lo standard di 95g per chilometro dovrà essere ricalcolato secondo test sulle emissioni nuovi e più rigorosi che meglio riflettano le vere condizioni di guida.
Gli euro parlamentari, hanno però proposto che «le emissioni vengano ridotte di più: rispettivamente del 20% e del 40%». I deputati europei chiedono che «il 35% delle auto nuove vendute a partire dal 2030 siano elettriche o ibride» e «misure europee per accompagnare la transizione dell’industria automobilistica, in termini di competenze e posti di lavoro, verso la produzione di auto più pulite e di batterie per auto elettriche».
Questa proposta è la posizione di partenza del Parlamento europeo per i negoziati con il Consiglio, cioè con gli stati membri. Dal negoziato usciranno gli obiettivi finali.
Andrea Poggio, responsabile mobilità sostenibile Legambiente, commenta: «Ben venga il voto espresso oggi dal Parlamento europeo che si è pronunciato a favore di un taglio del 40% delle emissioni di Co2 delle nuove auto entro il 2030, un taglio per altro più ambizioso rispetto a quanto proposto dall’Esecutivo di Bruxelles. La notizia del voto arriva, tra l’altro, nella prima settimana di blocco ai diesel più inquinanti partito lunedì in diverse città italiane del bacino padano. Al ministro dell’ambiente Sergio Costa chiediamo, nel Consiglio Ambiente di martedì prossimo, di sostenere la posizione del Parlamento. Per contrastare l’inquinamento e ridurre le emissioni inquinanti serve un’inversione di rotta e una regia comune dove l’Europa sia davvero protagonista, ma è anche importante che l’Italia a livello nazionale definisca un piano strategico per uscire dal diesel con interventi concreti, efficaci e replicabili su tutto il territorio, incentivando la mobilità sostenibile e orientando le tasse sui trasporti in misura proporzionale all’inquinamento». Poggio ricorda che il voto del Parlamento europeo è arrivato proprio mente «la “Coalition for Higher Ambition” una coalizione europea, promossa dal CAN, di cui fanno parte imprese, investitori, autorità locali e regionali, insieme ad associazioni ambientaliste, tra cui Legambiente, ha scritto e inviato una lettera ai ministri europei dell’ambiente e trasporti, oltre che al presidente della Commissione Juncker e al Commissario per il clima Canete, in vista del Consiglio Ambiente del prossimo 9 ottobre per chiedere di sostenere la posizione del Parlamento, come primo passo per attuare l’Accordo di Parigi».
Notizia tratta dal sito www.greenreport.it