La sostenibilità piace agli italiani: nel 2018 il cambiamento coinvolge l’intera società

LifeGate ha presentato a Milano il quarto  Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile (Ons) dal quale emerge un’Italia che sta andando nella giusta direzione: «3 italiani su 4 sanno quanto conta la sostenibilità, quanto sia ormai imprescindibile e intrinseca nelle nostre azioni quotidiane». Per la precisione sono 37,4 milioni le persone che hanno risposto positivamente all’indagine condotta per LifeGate dall’istituto Eumetra MR  un’indagine  patrocinata da Commissione europea, ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Comune di Milano, Assolombarda, ConfCommercio.

Per il quarto anno consecutivo, l’Osservatorio ha indagato il livello di conoscenza, l’atteggiamento e i comportamenti di consumo e di acquisto della popolazione italiana relativamente alle tematiche della sostenibilità e dice che « L’indagine rivela come la sostenibilità appassioni sempre più italiani e si percepisca come patrimonio comune in grado di influenzare le abitudini quotidiane». Gli italiani appassionati e interessati al tema sono quasi 10 milioni in più rispetto al 2017 e «Tra questi, coloro che mostrano il maggior interesse verso il tema hanno un’età compresa tra i 18-34 anni, diplomati o laureati, studenti, impiegati o docenti».

Per l’amministratore delegato di LifeGate, Enea Roveda, «E’ un dato decisamente importante che la crescita dell’interesse degli italiani verso questi temi sia arrivata al 74%”, Questo dev’essere motivo di sprono per aziende e istituzioni a migliorare, per andare incontro alle esigenze delle persone».

Dall’indagine risulta che ben l’86% degli italiani è più motivato a intraprendere uno stile di vita sostenibile per amore del pianeta e per preservare gli spazi incontaminati, oggi sempre più minacciati: «L’interesse alla sostenibilità rilevato nel 2016 a seguito di EXPO che si è consolidato l’anno scorso, nel 2018 ha ripreso la crescita con un trend del +15%” –  ha spiegato Renato Mannheimer di Eumetra MR – I concetti veicolati hanno avuto modo di essere fatti propri e trasferiti nella pratica quotidiana».Insomma, anche se molti comportamenti quotidiani dei singoli cittadini  e politico/amministrativi sembrerebbero contraddirlo, la sostenibilità piace agli italiani che hanno anche alcune priorità: «A conferma dei dati emersi nella precedente edizione – sottolineano a LifeGate – , gli investimenti in energia rinnovabile continuano a essere prioritari per la popolazione, riscontrando consensi nel 96% degli italiani. A pari merito, l’investimento in mezzi pubblici per evitare l’uso dell’auto, e al secondo posto il sostegno per l’agricoltura biologica (85%)».

Il 95% degli italiani ritiene che anche il governo dovrebbe investire di più in fonti di energia rinnovabile per abbandonare fonti fossili come petrolio e carbone.

Ma gli italiani sembrano sostenibili soprattutto in casa: «L’81% dichiara di adottare comportamenti e consumi sostenibili legati alla gestione della casa – si legge nel rapporto –  In particolare, cresce vertiginosamente l’attenzione per la raccolta differenziata che coinvolge, oggi, il 92% della popolazione mentre l’utilizzo di elettrodomestici a basso consumo energetico sale al 70% (entrambi i dati registrano quasi 20 punti percentuali in più rispetto al 2017)».

Sono proprio i prodotti legati alla gestione della casa per i quali gli italiani sono disposti a spendere di più: «il 73% per l’illuminazione a LED e il 68% per acquistare elettrodomestici a basso consumo. Gli italiani sono sostenibili anche a tavola, dove il 35% predilige alimenti a km zero mentre il 19% consuma alimenti biologici. Per questo motivo, più di metà del campione sarebbe disposto a sostenere un prezzo più alto (rispettivamente 64% e 52%). La sostenibilità arriva anche a orientare le scelte di mobilità e svago. Si registra una maggior propensione all’acquisto di auto elettriche o ibride (22%), mentre il 33% della popolazione dichiara di evitare di usare l’auto per ridurre l’inquinamento».

Va forte anche il turismo sostenibile: oggi il turismo green  coinvolge 2,5 milioni di italiani, 530 mila in più rispetto al 2017,  che preferiscono organizzare un viaggio di scoperta e relax sostenibile, piuttosto che tradizionale.

Il sondaggio sembra quasi ribaltare l’immagine dell’Italia arrabbiata, scontenta e rinchiusa in se stessa emersa dalle elezioni e Simona Roveda, direttrice editoriale e comunicazione istituzionale di Life Gate, conclude: «Sono numeri importanti ed è chiaro che siamo di fronte a un cambiamento che riguarda l’intera società, ormai sempre più attenta e consapevole. E questa green society offre nuove opportunità di crescita di consumo e di mercato. La prossima volta che invitate a cena gli amici, non trattenetevi. La sostenibilità non è uscita dallo stereotipo dell’argomento “di nicchia”, che interessa solo poche persone appassionate e decise, con valori troppo marcati per essere popolari. Stupitevi, lanciando uno spunto di discussione, nello scoprire che la sostenibilità è in grado di unire, coinvolgere e stimolare molto più di quanto pensiate. E il passaggio dalle parole ai fatti è ciò che serve al nostro Paese per andare nell’unica direzione possibile: quella verso lo sviluppo sostenibile».

 

Notizia tratta dal sito www.greenreport.it

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