Rifiuti: in Toscana uso eccessivo delle discariche

In Toscana c’è un uso eccessivo delle discariche, l’organizzazione impiantistica è “superata” perché “articolata su impianti storici, non ha subito evoluzione e si basa soprattutto sulle discariche quando il loro utilizzo dovrebbe essere residuale”. È quanto ha affermato Andrea Rafanelli responsabile del settore bonifiche e autorizzazioni rifiuti in Regione, in “commissione d’inchiesta in merito alle discariche sotto sequestro e al ciclo dei rifiuti”, presieduta da Giacomo Giannarelli (M5s).

Il responsabile, anticipando i risultati dello studio sul fabbisogno impiantistico della Toscana annunciato alla Commissione nel corso dell’audizione con Arpat lo scorso 17 ottobre, ha spiegato la necessità di sviluppare percorsi volti a disegnare un “modello innovativo, basato su tecnologie avanzate” e ha poi rilevato il problema dei rifiuti speciali: “Sono circa tre volte quelli urbani e sul territorio sono un problema”.

Tornando alle discariche, Rafanelli ha parlato di siti che “hanno radici storiche sul territorio” e per la maggior parte sono riservate ai rifiuti urbani. Sono state molte le attività di indagine attivate dal suo ufficio, ha detto parlando di Rimateria, sito di nuovo in esercizio (seppur in maniera ridotta) anche se “ancora sotto osservazione da parte del Noe”; quindi PistoiAmbiente, su cui sono stati aperti procedimenti amministrativi, paralleli alle indagini condotte dalla magistratura, che non hanno portato all’emissione di specifici emendamenti. L’attività della discarica pistoiese è attualmente ridimensionata, rispetto all’autorizzazione originale, su richiesta dello stesso gestore.

Sull’ampliamento di Scapigliato a Rosignano Marittimo, Rafanelli ha informato che il sito è sotto procedimento di Via (Valutazione di impatto ambientale) e Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per un aumento di volume pari a 3milioni e mezzo di metri cubi, “una parte come sopraelevazione dell’attuale impianto e una parte come ampliamento vero e proprio” ha spiegato.

Sollecitato dal presidente Giannarelli, Rafanelli ha informato che sul fronte controlli e verifiche delle garanzie fideiussorie sono stati avviati molti accertamenti. “Prestiamo molta attenzione e abbiamo fatto un lavoro a tappeto su tutti gli impianti sia discariche che di gestione. La materia è complessa” ha spiegato.

Veronica Ulivieri, firma de Il Fatto Quotidiano autrice di inchieste sul traffico illecito di rifiuti, ha confermato quanto già detto da Rafanelli sull’uso eccessivo della discarica: “Viene conferito circa il 31 per cento dei rifiuti prodotti anche non trattati” e sulla raccolta differenziata ha parlato di una Toscana a metà strada tra le regioni virtuose e quelle disastrose. “Il livello di raccolta è al 51 per cento, appena sei punti sopra la media nazionale”. In linea con quanto già dichiarato dai rappresentanti della Fondazione Caponnetto, per la giornalista la Toscana ha avuto un “ruolo primario nel fenomeno Terra dei Fuochi” e ha ricordato che le organizzazioni criminali hanno definito la nostra regione “meglio di un bancomat”.

Diverso l’approccio del giornalista e scrittore Valter Rizzo: “La narrazione è ferma a trenta anni fa. Le mafie hanno subito una mutazione genetica e hanno ormai cambiato il loro core business”. “La Toscana continua a essere terra interessante, soprattutto sul fronte degli appalti pubblici”. La parte di lavoro che Rizzo ha definito “più sporca e pericolosa” è stata “subappaltata ad altri, per gestire l’esistente e farlo crescere sempre di più”. Ha poi lanciato un monito: “Le esternalizzazioni sono un cavallo di troia” e ha aperto un nuovo fronte di indagine pur ammettendo di “non avere prove”. “Il trattamento dei rifiuti dai quali si estrae metallo prezioso potrebbe diventare argomento molto interessante”. La tracciabilità è infatti molto difficile e prendendo ad esempio l’oro, ha rilevato come sia “perfetto per riciclare denaro”.

Al termine della seduta, su proposta del vicepresidente Francesco Gazzetti (Pd), l’elenco delle persone da chiamare in audizione è stato aggiornato. Tra i nomi di spicco che i commissari intendono ascoltare anche Roberto Saviano e Milena Gabanelli.

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