Pagine da ricordare”: a Cavriglia grandi autori protagonisti alla biblioteca “Venturino Venturi”. Sabato presentazione libro “Davide Astori”

E’ nata a Cavriglia l’associazione “Amici della Biblioteca” che ha promosso un serie di eventi culturali che hanno, ovviamente, come fulcro la Biblioteca Comunale “Venturino Venturi” inaugurata lo scorso 30 giugno.

Tre di questi si svolgeranno nei giorni delle Feste del Perdono sabato 4, domenica 5 e martedì 7 agosto. Dallo sport alla storia passando per il giallo. Protagonista sarà la letteratura grazie a tre autori di grande spessore che presenteranno le loro “ultime fatiche”. I tre appuntamenti prenderanno il via alle 18 e saranno tutti ad ingresso libero e gratuito.


Sabato 4 agosto ore 18 – Biblioteca Comunale Venturino Venturi
Mario Lancisi presenta “Davide Astori, chi sono storie che…” (Polistampa editore)

Il libro – Ci sono storie capaci di unire una città come Firenze, patria di guelfi e ghibellini, in un cuore solo e in un sentire comune. Momenti in cui perfino le antiche rivalità perdono di significato, e uomini diversi tra loro si scoprono fratelli. Con la scomparsa di Davide Astori, il capitano della Fiorentina che se n’è andato a soli trentun anni, la città si è trovata ad affrontare una tragedia improvvisa, e lo ha fatto dimostrando tutto il suo affetto verso un ragazzo che, per qualità sportive e umane, è destinato a restare nel cuore di tutti. Lo testimoniano le parole dei compagni di squadra, i ricordi di colleghi e amici, la folla riunita in piazza Santa Croce il giorno del funerale. E quel muro fatto di sciarpe, maglie, poster, lettere, fiori e fotografie che ha tinto di viola i cancelli dello stadio Artemio Franchi. Per quanto triste, quella narrata dai giornalisti Mario Lancisi e Marcello Mancini è una vicenda che ha fatto crescere la tifoseria non solo fiorentina e ha dato un significato nuovo, migliore, alla parola “calcio. Prefazione di Dario Nardella.

L’autore – Mario Lancisi, oggi al Corriere Fiorentino, come giornalista è stato inviato de “Il Tirreno” ed ha collaborato a “L’Espresso”. Come scrittore, per Piemme, ha pubblicato libri su don Lorenzo Milani (2013), Adriano Sofri (2006), Gino Strada (2009) e don Pino Puglisi (2013); con Gian Carlo Caselli ha scritto Nient’altro che la verità. La mia vita per la giustizia, fra misteri, calunnie e impunità (2015). Con Marcello Mancini nel 2016 ha scritto La Fiorentina è molto più di una bistecca (Giunti editore), collaborazione rinnovata anche per il volume che analizza la reazione di Firenze alla triste scomparsa del capitano della Fiorentina deceduto lo scorso 4 marzo 2018.

Domenica 5 agosto ore 18 – Biblioteca Comunale Venturino Venturi
Marco Vichi presenta “Nel più bel sogno” (Guanda editore)

Il libro – Una giornata drammatica, una giornata di morte, costringe il commissario a confrontarsi con non pochi misteri. È la fine di aprile del 1968. Firenze, come il resto dell’Italia, è scossa dalle manifestazioni studentesche. I figli sono contro i padri, senza mediazioni né compromessi, ed è difficile capire dove stiano ragioni e torti, dove sia il male. Università occupate, scontri con le forze dell’ordine, battaglie tra studenti di destra e di sinistra, slogan impregnati di ideali: un vortice di sogni cozza contro una società ormai sorpassata che aveva creduto di durare in eterno. Nonostante un certo disorientamento per il mondo che sta cambiando, Bordelli vive una sua primavera interiore. Il peso del passato sembra finalmente attenuarsi, e lui sente di poter affrontare le cose con più leggerezza. Anche la sua vita amorosa sta forse andando incontro a un mutamento inatteso… Ma una giornata drammatica, una giornata di morte, costringe il commissario a confrontarsi con non pochi misteri. E quando tutto pare avviarsi verso la soluzione, in un paese vicino a Firenze un altro omicidio terribile getta il commissario nello sconforto. Non sa davvero se questa volta riuscirà a scoprire lo spietato assassino, che forse si cela dietro un macabro messaggio.

L’autore – Marco Vichi è nato a Firenze, oggi vive nel Chianti. È autore di racconti, testi teatrali e romanzi, tra cui quelli della fortunata serie del commissario Bordelli. Vichi ha scritto anche sceneggiature per la radio (si ricordi Le Cento Lire, trasmissione di Rai Radio Tre dedicata all’arte in carcere). Ha tenuto laboratori di scrittura creativa in varie città e all’Università di Firenze. I suoi romanzi sono stati tradotti in varie lingue; tra questi ricordiamo Il commissario Bordelli (Guanda, 2002), Una brutta faccenda. Un’indagine del commissario Bordelli (Guanda, 2003), Il nuovo venuto. Un’indagine del commissario Bordelli (Guanda, 2004), Il brigante (Guanda, 2006), Nero di luna (Guanda, 2007), Per nessun motivo (Rizzoli, 2008), L’inquilino (Guanda, 2009) Morte a Firenze. Un’indagine del commissario Bordelli (Guanda, 2009), Un tipo tranquillo (Guanda, 2010), La forza del destino (Guanda, 2011), La vendetta (Guanda, 2012), Il contratto (Guanda, 2012), Racconti neri (Guanda, 2013), Fantasmi del passato. Un’indagine del commissario Bordelli (Guanda, 2014); Il bosco delle streghe (Guanda 2017); Nel più bel sogno (Guanda 2017). Nel 2009 vince il Premio Scerbanenco con il romanzo Morte a Firenze.

Martedì 7 agosto ore 18 – Biblioteca Comunale Venturino Venturi
Filippo Boni presenta “Gli eroi di via Fani” (Longanesi editore)

Il libro – Il 16 marzo 1978, in via Fani, a Roma, le Brigate rosse rapirono Aldo Moro e uccisero i cinque uomini della sua scorta: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi, due carabinieri e tre poliziotti. Per decenni le attenzioni di storici e giornalisti si sono incentrate sulle figure dei terroristi, a cui sono stati dedicati articoli, libri, dibattiti e interviste, mentre le vittime venivano trascurate se non del tutto dimenticate. Lo storico Filippo Boni ha sentito il bisogno personale e civile di ricostruire le vite spezzate di questi cinque servitori dello Stato e per farlo è andato nei luoghi in cui vivevano, a parlare con le persone che li avevano amati e conosciuti: genitori, figli, fratelli, e fidanzate a cui il terrorismo ha impedito di sposare l’uomo che amavano. In questo libro, Boni ha raccolto le toccanti storie di vite umili ma piene di sogni e di affetti, restituendo così verità e memoria a quei corpi prima trucidati e poi dimenticati e al tempo stesso componendo uno straordinario affresco di un’Italia semplice e vera, che resistendo alle atrocità della storia si ostina a guardare al futuro. Prefazione di Mario Calabresi

L’autore– Filippo Boni è un giornalista e studioso del Novecento e degli anni di piombo. Si è laureato in Scienze Politiche all’Università di Firenze, con una tesi sui massacri nazisti in Toscana. È autore di molti saggi sulla Resistenza e sull’età contemporanea. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Giorgio Vestri (Pentaliena 2010) e Gli eroi di Via Fani. I cinque agenti della scorta di Aldo Moro: chi erano e perché vivono ancora (Longanesi 2018).

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